Archivio 2016

SIGEP e RHEX oltre il muro dei 200 mila. Record di visitatori professionali e di business per l’edizione 2016 delle due rassegne internazionali di Rimini Fiera che hanno fatto registrare una impennata anche delle presenze straniere con 41.122 operatori esteri provenienti da 150 Paesi

Il SIGEP dei record, 201.321 presenze (+ 8% sul 2015), presidia un comparto economico che continua a evidenziare indicatori positivi in buona parte dei principali segmenti. Dai preconsuntivi di settore emergono ottimi auspici per il made in Italy dolciario artigianale, sia per quanto riguarda la domanda interna che per le potenzialità in ambito internazionale. I mercati stranieri si presentano infatti ricchi di opportunità.

GELATO SEMPRE PIÙ RICHIESTO
Il 2015 è stato un altro anno molto positivo per i consumi di gelato, in particolare di quello artigianale. I dati di preconsuntivo indicano nell’8% l’aumento dei consumi rispetto al 2014 con un fatturato stimato in oltre 2,5 miliardi di euro.
In Italia i consumi di gelato sono aumentati oltre i 6 chilogrammi pro capite, pari a circa 380mila tonnellate (di cui circa 170mila di gelato artigianale) ed è in espansione anche l’export.
Del comparto fanno parte, oltre alle gelaterie (40mila circa), l’industria delle macchine e arredi per gelateria (circa 15 aziende) e quella degli ingredienti e dei semilavorati, che conta circa 80 aziende. In aumento anche gli esercizi commerciali: i locali dei gelati artigiani hanno circa 90mila addetti.
Inoltre, il gelato artigianale si sta conquistando un ruolo da protagonista nelle principali vie delle capitali internazionali. Con prospettive di crescita interessanti oltre confine, non solo per i maestri artigiani ma per tutta la filiera. Infatti l’export è ancora in gran parte da esplorare. I maggiori mercati per l’esportazione sono nell’Unione Europea, Germania in testa, ma cresce la richiesta di Usa e parte dei nuovi mercati emergenti, soprattutto in Estremo Oriente.
(Fonte: nostre elaborazioni su dati ilgelatoartigianale.info, AIG e Coldiretti)

PASTICCERIA IN CRESCITA
È quanto emerge dall’indagine Databank, voluta da AIBI, l’Associazione Italiana Bakery Ingredients, che fotografa l’andamento del settore della panificazione e della pasticceria. I consumi degli italiani si sono attestati su 562mila tonnellate (+0,5%) nel 2014 e, per l’anno 2015, si prevede un’ulteriore crescita (+0,7%). I dolci preferiti dai connazionali? In calo pasticcini e biscotteria, aumentano le brioches (+3,5%), i prodotti da ricorrenza (+6%), e le torte su ordinazione.
I dolci della tradizione italiana, in particolare quelli del Natale, sono sempre più apprezzati all’estero. Anche nel 2015, secondo i primi dati di preconsuntivo, c’è stato un aumento delle esportazioni stimato nel 10,2% sul 2014, per un controvalore di 309 milioni di euro.
Tra i Paesi di maggior export la Francia (24,3% del totale per un valore di 75 milioni di euro), seguita dalla Germania (17,4% e 53,8 milioni) e il Regno Unito (11,1% del totale per 34,3 milioni). In termini percentuali, la maggior crescita delle esportazioni ha però riguardato gli Stati Uniti: 45,5% di ordini di dolci in più rispetto al 2014.
Nella classifica delle regioni con il maggiore aumento di export alimentare il primo posto è occupato dalla Campania. Seguono Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna e Lombardia.
Il comparto della pasticceria artigianale in Italia vede attive 43.575 imprese specializzate, che danno lavoro a 159.753 addetti.
(Fonte: Confartigianato e AIBI/Databank)

PANE SPECCHIO DELL’ITALIA
È questo il dato generale che emerge dalla ricerca promossa da AIBI, associata ASSITOL, ed elaborata da Databank. Il pane fresco artigianale resta il più amato dagli italiani (86,5%). Sempre più apprezzate le varianti salutistiche e ad alto valore nutrizionale (lunga lievitazione, senza grassi, con poco sale, integrale, km 0). Sale anche l’interesse per il pane biologico (+ 2%). L’aumento di disturbi dell’alimentazione ha creato il nuovo filone dei prodotti senza glutine e a base di cereali alternativi al frumento (kamut, farro), il cui giro d’affari vale oggi circa 250 milioni di euro (+18%). In parallelo si fanno strada i sostitutivi del pane (grissini, crackers, pani morbidi), per i quali è prevista una crescita dell’1,2% nel 2015.
Il laboratorio attrezzato con annesso punto vendita risulta essere la tipologia artigianale prediletta dagli operatori. Delle 21mila panetterie censite nel 2014, quasi un quarto ha un numero di addetti che va dai 4 ai 10 e con una capacità produttiva pari a circa 2400 quintali l’anno, mentre la maggioranza sono di piccole dimensioni. Le realtà medio-grandi operano soprattutto in Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Puglia. Il Trentino Alto Adige vanta invece il maggior numero di grandi realtà (più di 50 addetti).
(Fonte: AIBI/Databank)

CAFFÈ: NUOVE ABITUDINI PER NUOVI CONSUMI
L’Italia, con circa 340mila tonnellate, è il sesto Paese europeo per consumo di caffè torrefatto. Oltre il 75% del prodotto importato nel nostro Paese proviene prevalentemente da cinque produttori mondiali: Brasile, Vietnam, India, Indonesia e Uganda.
In Italia esistono 716 torrefazioni, che in parte esportano la loro produzione: il nostro Paese è infatti il secondo in Europa in termini di export, preceduto solo dalla Germania.
Gli addetti al settore sono circa 7.000, con un fatturato complessivo stimato in 3,5 miliardi di euro, un terzo dei quali realizzato all’estero.
Dopo un 2013 e un 2014 in cui i consumi interni sono diminuiti, le attese per il 2015 sono di una moderata ripresa della domanda nelle diverse tipologie di confezione. Nel segmento casa si è registrata una flessione di macinato espresso, caffè in grani, caffè solubile e caffè decaffeinato, mentre il macinato moka (segmento più importante) ha mantenuto i volumi. Costante invece la crescita del caffè in capsule. Nel fuori casa (HoReCa e Vending), nel 2013 c’è stata una flessione della domanda del 2,6%, mentre si mostra in costante aumento il consumo di caffè sui luoghi di lavoro (segmento OCF Office Coffee Service) grazie sia a costi più contenuti, sia all’aggressiva politica di vendita degli operatori del settore.
(Fonte: nostra elaborazione su dati Comitato Italiano Caffè)


SIGEP MOLTIPLICATORE DI RELAZIONI E CONTRATTI
In archivio un’edizione che, nelle varie componenti, ha il comune denominatore del successo di business garantito dalle oltre mille imprese che hanno occupato l’intero quartiere. Si aggiunge una componente di internazionalità che definisce Rimini Fiera come polo mondiale per la filiera del dolce artigianale e della ristorazione extradomestica. Ne sono testimoni anche i grandi eventi simbolo dei vari settori: Coppa del Mondo della Gelateria, Pastry Queen, Bread in the City, The Star of Chocolate e l’itinerante Gelato World Tour.

Confermati i segnali di crescita letti sul mercato. Un successo globale: di un territorio organizzato e accogliente, di un quartiere efficiente e di caratura internazionale, di un settore che rappresenta un made in Italy solido e con orizzonti di crescita ancora da sfruttare compiutamente, per accompagnare i quali Rimini Fiera è già al lavoro.

Nei padiglioni, oltre 500 gli eventi promossi da Rimini Fiera e dalle aziende, tutti caratterizzati da conoscenza e innovazione. Una straordinaria opportunità di formazione e partecipazione alle tendenze, quindi di crescita diffusa. 720 i giornalisti e i blogger italiani ed esteri accreditati per uno sviluppo di oltre 175 milioni di contatti nelle sole giornate di manifestazione.

Il successo mondiale di SIGEP deriva dall’imbattibile simbiosi creatasi fra imprese innovative e orientate all’export, i più grandi maestri al mondo e gli eventi internazionali. Così la fiera connette i processi di crescita e accelera le prospettive di sviluppo. Tre componenti saldate tra loro, che rappresentano un sistema che corre veloce, moltiplica relazioni, contatti e contratti.

E la precisa strategia di Rimini Fiera che ha accompagnato lo sviluppo del SIGEP, sia sul piano commerciale che su quello dell’innovazione infrastrutturale, logistica e tecnologica, si arricchisce di un progetto coerente alla costante crescita della manifestazione: un intervento che renderà disponibili nuove superfici espositive ricavate razionalizzando e rendendo fruibili gli spazi di collegamento tra i padiglioni già esistenti, fin dal 2017 e compiutamente nel 2018.

SIGEP 2017, cui si aggiungerà il biennale A.B. TECH EXPO, è fissato dal 21 al 25 gennaio.

I CONTENUTI DI RHEX
Straordinario successo anche per RHEX Rimini Horeca Expo, dedicato alla filiera del Food Service, comparto da oltre 72 miliardi di euro di fatturato e quest’anno posizionato ai padiglioni B7 e D7 col raddoppio dell’area espositiva.
La contemporaneità a SIGEP ha consentito agli operatori del comparto dolciario del food service di garantirsi una platea di fornitori completa e di qualità. Il comparto Frozen con le aziende di prodotti surgelati (croissanteria/pasticceria surgelata, prodotto salato) ha tratto un bilancio fieristico al di sopra di ogni previsione. Ottimo successo anche per l’area dedicata al comparto Catering, dove erano in esposizione le specialità regionali, l’ittico e le bevande.
Pizza sul trono grazie a Pizza e Pasta Italiana e alla Scuola Italiana Pizzaioli con esibizioni, degustazioni e concorsi dedicati al senza glutine, alle pizze a basso contenuto calorico, pizza dessert, alla romana, in pala, in teglia e cotta su piano refrattario.
Chef stellati protagonisti di Food Factor Cost, il programma di show coking organizzato con La Madia Travelfood a cui hanno partecipato Massimiliano Mascia, Ilario Vinciguerra, Agostino Iacobucci, Simone Ciccotti, Emanuela Tommolini, Gegè Mangano, Mattia Borroni, Marco Vegliò e Stefano Broccoli.
Successo anche per Alma Job Game con cui ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana di cui è Rettore Gualtiero Marchesi, ha coinvolto i futuri professionisti della ristorazione aiutandoli a orientarsi nel loro percorso di formazione.