Archivio 2016

Con Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia Romagna, abbiamo parlato di economia del territorio, delle sfide che il sistema Italia si trova ad affrontare e anche delle fiere.

Intervista di Brunello Cavalli

Presidente Monti, dal suo osservatorio privilegiato come vede l’andamento dell’economia in Emilia-Romagna? Quali comparti mostrano le performance migliori?

L’Emilia-Romagna manifesta tassi di crescita superiori rispetto ad altre regioni italiane, preceduta solo dalla Lombardia e dal Veneto. Nel trend di crescita troviamo soprattutto le aziende di maggiori dimensioni che riescono a raggiungere i mercati internazionali mentre per le piccole e piccolissime aziende la situazione continua a essere difficile perché la domanda interna ancora langue. L’economia non ha più il segno meno, ma quello positivo è ancora troppo basso e l’occupazione non aumenta - con alcune eccezioni, tra cui spicca quella delle cooperative che continua a segnare incrementi nel numero di dipendenti. Per quanto riguarda le imprese aderenti a Legacoop le performance migliori si registrano nei servizi, nelle industriali, nel socio-sanitario, nella grande distribuzione, nell’assicurativo e nell’agroalimentare.

In questo contesto il mondo cooperativo come si sta comportando?

A parte il comparto delle costruzioni, che resta quello colpito più duramente dalla crisi, la cooperazione ha saputo reagire positivamente alle difficoltà, ristrutturando e riposizionando le imprese, aumentando le dimensioni – senza trascurare le piccole cooperative e, anzi, promuovendone di nuove – attrezzandosi per affrontare i mercati internazionali, innovando radicalmente i processi, aggiungendo qualità al lavoro e all’offerta. Al centro del nostro agire economico ci sono sempre le persone, intese sia come lavoratori che come consumatori o fruitori di servizi, e le comunità nelle quali siamo radicati. Questo tratto distintivo, che per i teorici della delocalizzazione e della riduzione dei posti di lavoro suona un po’ come una bestemmia, è in realtà il nostro punto di forza.

Di quali supporti potrebbero beneficiare le imprese per superare le fasi di criticità? Cosa propone Legacoop Emilia Romagna?

Le imprese hanno innanzitutto bisogno di quadri politici stabili a livello nazionale e internazionale per potere programmare i propri investimenti. Necessitano di una radicale opera di sburocratizzazione, di un più immediato accesso al credito, di venire accompagnate nei mercati internazionali. Noi siamo convinti che la collaborazione tra imprese, cooperative e non, istituzioni, istituti di credito, rappresentanze sociali come i sindacati sia assolutamente necessaria per progettare attività nuove creando ricchezza sociale e posti di lavoro. Con il dialogo e con il confronto la Regione Emilia-Romagna ha costruito uno strumento molto utile che è il Patto per il Lavoro. A mio parere andrà affiancato da un tavolo al quale ogni rappresentanza porti dei progetti da realizzare nei prossimi mesi per dare concretezza all’obiettivo di far scendere significativamente la curva del tasso di disoccupazione. La realizzazione di collaborazioni e alleanze sui grandi progetti imprenditoriali può unire a sistema i nostri territori, sapendo che attraverso questi sistemi si estrinseca la nuova dimensione della competitività e della sostenibilità.

Che contributo ritiene possano fornire allo sviluppo delle imprese e dell’economia del territorio le Fiere?

Le Fiere costituiscono da sempre un luogo di incontro importantissimo per le imprese e per le comunità, accompagnano e stimolano lo sviluppo dei comparti ai quali sono dedicate: sono strumenti necessari che, a fronte delle sfide globali, vanno riposizionati alla stregua di quanto hanno fatto in questi anni le imprese: investimenti, innovazione, accorpamenti, visione chiara della propria missione sono elementi essenziali per un rafforzamento. Oggi più che mai, quando le sfide sono tra sistemi territoriali, bisogna sapere lavorare insieme e abbandonare gli antichi campanilismi.

 

CHI E’ GIOVANNI MONTI

Giovanni Monti, 60 anni, dal 2013 è presidente di Legacoop Emilia-Romagna. Ravennate, è entrato nel mondo della cooperazione a 22 anni assumendo nel corso del tempo vari incarichi direttivi. È stato Presidente di Legacoop Ravenna e vicepresidente di Coop Adriatica. Monti è anche presidente di Cometha, società cooperativa che svolge attività finanziaria.