DESIGN E LUXURY TRA VENEZIA, LONDRA E DUBAI. PARTENDO DA BOLOGNA
Parla Paolo Castelli, amministratore delegato della Paolo Castelli SpA, società di Ozzano Emilia in provincia di Bologna, specializzata nella realizzazione di progetti di grandi forniture per strutture pubbliche e private e nel design
Intervista di Brunello Cavalli
Paolo Castelli, discendente da una famiglia di industriali bolognesi attiva dalla fine dell ‘800, fonda nel 2011 la Paolo Castelli SpA, azienda che si occupa di design, product design e grandi progetti da general contractor. Attiva in tre grandi filoni: general contractor, design e marine, vanta importanti realizzazioni in Italia e all’estero. Tra le altre residenze private e complessi residenziali a Montecarlo, Londra e Dubai, la biblioteca Manica Lunga della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, il Parc Hotel Bilià e Grand Hotel Bilià di Saint Vincent, Le Gallerie d’Italia di Milano, oltre agli interni del Padiglione Italia a EXPO 2015, l’Hotel Mandarin Oriental di Milano. Abbiamo incontrato Castelli a Rimini a margine del convegno AEFI "Le fiere per le imprese, il territorio, il made in Italy".
Dottor Castelli, può darci una breve panoramica dell’andamento del settore italiano delle grandi infrastrutture nell’attuale fase congiunturale?
Per quanto riguarda il mercato dei contractor è un momento di particolare fervore nonostante da qualche anno manchi il settore pubblico che ha sempre una grande valenza. In Italia, poi, i centri d’acquisto che avrebbero dovuto dare trasparenza agli appalti hanno di fatto chiuso gli spazi per i piccoli operatori, le piccole eccellenze locali. Positivi sono ancora il comparto alberghiero (sia per grandi che per piccole strutture) e quello navale. Va poi molto bene il contractor estero dove ancora si lavora molto col pubblico per grandi appalti.
Le aziende delle produzioni italiane come si collocano sul mercati internazionali? Quali sono i paesi verso i quali oggi si concentrano i maggiori interessi?
Per il lusso il mercato più importante è la Gran Bretagna da cui, peraltro, si diramano operazioni per tutto il mondo. In Europa presenta qualche interesse la Francia, mentre sempre bene vanno gli Stati Uniti. La Russia era un mercato importante, ma è fermo per via delle sanzioni. Se si riaprirà tornerà a essere interessante per le nostre imprese Poi c’è il Medio Oriente, per esempio Qatar, Arabia saudita, Emirati Arabi Uniti ecc. dove però è crescente la concorrenza di operatori cinesi e turchi.
Castelli, parliamo di fiere. Qual è il ruolo che rivestono nella promozione delle imprese che operano nel comparto delle grandi forniture?
Le Fiere svolgono un ruolo utilissimo per la promozione delle imprese e per questo andrebbe incentivata la partecipazione delle aziende per esempio sul fronte fiscale. Penso che si potrebbero studiare soluzioni come la riduzione dell’aliquota Iva sugli ordini, documentati, assunti nel corso delle Fiere o altre forme di agevolazione da parte dello Stato.