Archivio 2016

Con Luca Businaro, presidente di Assosport, l’associazione nazionale produttori articoli sportivi, facciamo il punto sul settore in Italia. E parliamo di fiere

 

Di Brunello Cavalli

 

Presidente Businaro, come si pone l’industria italiana degli articoli sportivi sui mercati internazionali?

L’industria italiana ha da sempre una percentuale di export molto elevata verso UE, USA, Giappone e Corea con una media superiore al 60% di export. I nostri brand sono molto apprezzati all’estero, l’alta tecnologia, le innovazioni e la qualità vengono premiate dai mercati.

Quali sono le nostre produzioni di eccellenza?

Tutti i prodotti del settore invernale (attrezzo in particolare) nonché il settore bici per biciclette e accessori, il settore della moto e tutto il distretto delle calzature da outdoor. Abbiamo una grande storia alle spalle, un know how e una grande tradizione ma sappiamo che è prioritario l’investimento in ricerca e sviluppo per competere.

Ci può fare un quadro sull’andamento del vostro comparto nell’attuale fase congiunturale?

Il settore dell’industria degli articoli sportivi ha mantenuto, nonostante la congiuntura, sempre segni positivi con crescita costante grazie all’elevata innovazione e alla vocazione internazionale.

Che importanza rivestono le Fiere nella promozione degli articoli sportivi Made in Italy?

Le Fiere sono un momento importante di presa di coscienza in merito alle innovazioni, allo spirito sportivo che contraddistingue il settore; un momento sia per l’invernale sia per l’estivo in cui si fa una sorta di riassunto dei dati di mercato, delle opportunità e della forza del prodotto “made in Italy” o per meglio distinguere, del marchio Italiano.

----------------------------------------------------------

Luca Businaro è presidente Assosport dal 2010 e della FESI, Federazione Europea di aziende dello Sportsystem. La FESI rappresenta a livello Europeo un totale di circa 1.800 aziende in modo diretto ed indiretto, 650.000 dipendenti ed un fatturato di ca. 66 miliardi di Euro. E’ presidente di Novation Tech, azienda di Montebelluna (TV) con un fatturato di 26 mln con 180 dipendenti in Italia e 98 in Ungheria presso la propria filiale produttiva.